Domenica 24.06.12

L'ultimo fine settimana di giugno vede sdoppiata la "Ciclistica". Omar e Roberto, hanno organizzato una spedizione dolomitica che prevede due giornate intense. Il sabato dedicato allo STELVIO e la domenica ai QUATTRO PASSI, con partecipazione di Omar, Roberto, Giuliano ed Enrico per sabato e domenica e Antonio, Michele, Salvatore, solo alla domenica. Una bella scorpacciate di salite con relazione, spero, del nostro redattore Enrico.

Per tutti gli altri, invece, solito ritrovo mattutino domenicale. A giudicare dalle facce, le nottate stanno diventando pesanti per tutti, non solo per il sottoscritto, rientrato ad ora tarda da un matrimonio. Probabilmente le tortellate di San Giovanni hanno attratto parecchi gente.

Oltre agli ospiti Chuba e Becchi(?), sono presenti Claudio, Silvio, Giuseppe, Iller, Daniele, LucianoCav, Lorenzo, Paolone, Bruno e Celso.

La partenza per il modenese è immediata. Silvio va al comando e ci guida lungo la pedemontana, sostituito, nella zona di Albinea da Chuba (intanto Claudio ci ha già abbandonati; pare sia alla ricerca di nuovi sentieri da percorrere). Prima di Scandiano recuperiamo Eros e l'ospite Felicioni, dopo la rotatoria è invece Richi ad accodarsi.

In quel di Sassuolo siamo tutti in gruppo, ma appena cominciano i tornanti di Montegibbio e Montefaraone, Daniele, Iller ,Silvio, Celso, Becchi e Bruno (per sua scelta), rallentano, mentre davanti Chuba allunga e lo rivedremo solo a Serramazzoni con passaggio dal SanPellegrinetto. Eros lo lascia andare, perché è sua intenzione stare con la Ciclistica tutto il giorno (e così sarà). Fino a Varana la strada è un mangia e bevi. Salite e discese si alternano continuamente. Eros, Luciano, Lorenzo, Paolone, Giuseppe, Felicioni e Richi, nelle salite si allontanano, ma nelle discese recupero. Appena dopo Varana è previsto l'attacco ad una news. Una salita teoricamente impegnativa. Case Bartolacelli. Effettivamente l'aspetto della strada è interessante. Il problema è che per ben due volte, dopo strappi discreti si scende pericolosamente (quando stai salendo, una discesa la paghi sempre con gli interessi). Finalmente arriviamo allo strappo al 18 in mezzo alle case (ridicolo, per noi, il cartello con il limite dei trenta). Fortunatamente sono soltanto ottocento metri, dopo di che ci si ritrova su un bel pianoro che porta direttamente sulla Giardini o S.S. 12 che si voglia, a 5 chilometri da Serramazzoni. Davanti Eros e Paolone, probabilmente staranno battagliando. Io sono ultimo del gruppo, ma recupero ben presto Lorenzo e Richi. La salita costante, ma non troppo dura, mi piace perché permette di fare il mio passo. La sosta alla fontana in centro a Serramazzoni è bella lunga. Paolone scatta foto, Giuseppe vorrebbe mangiarsi tutti i formaggi esposti sui banchi del mercato, Eros è intento a controllare le bici, Lorenzo segue i consigli di Luciano per l'alimentazione, Felicioni e in bevuta, Richi sta parlando con il figlio di Celso, in attesa di suo padre, mentre Chuba ci raggiunge, pronto per ripartire per la stessa strada.

L'andatura in discesa e nel falsopiano verso Prignano, non è proprio delle più elevate, ma nessuno brontola. Si chiacchera e si guarda il panorama. Dopo Prignano, però , sei costretto ad aumentarla la velocità. La discesa è invitante e ben presto arriviamo nel fondovalle del Rossenna, non prima di aver dato uno sguardo alla curva Belletti. Anche nel fondovalle del Secchia la velocità è moderata (Lorenzo in discesa, giustamente, si prende i suoi tempi). Questo permette a Silvio (gli altri sono poco più indietro) di rientrare nel nostro gruppo, proprio nel momento in cui incrociamo Alle.

Non ci rimane che Baiso. Il lungo dice campo sportivo, ma solo Eros lo affronterà. Giuseppe, Paolone, Felicioni, Luciano, Lorenzo Silvio, io e Richi (che invertirà la bici pere problemi di crampi), scegliamo il corto, ossia la bassa di Baiso Anche in questo caso comincio dal fondo, ma alla fonte arriverò con Giuseppe, dietro a Paolone, Felicioni (che avranno tirato come dei dannati) e Luciano, ma soprattutto dietro ad Eros, che , nonostante abbia fatto la più dura è arrivato in contemporanea con Felicioni. Dopola sosta alla fontana (Lorenzo e Luciano la prolungheranno) è tutta discesa fino a Rondinara. Pur non essendo Giuli (chissà come se le è godute le discese dolomitiche), resto in testa anche oltre Rondinara. E' Giuseppe a continuare la tirata fino alla rotatoria di inizio pedemontana. Quando davanti passa Paolone cominciano i dolori. Silvio e Giuseppe abdicano. Io cerco di stargli a ruota e la cosa per alcuni chilometri mi riesce, ma al primo saliscendi, lo abbandono, arrivando in piazzetta delle rosa trenta secondi dopo di lui.

Breve l'attesa degli altri due (il gruppo Daniele, ha evitato Baiso, recuperando Vanni in inverso, per cui l'abbiamo considerato già arrivato) e di Eros, che stavolta è stato l'unico a rispettare alla lettera il percorso (Borzano compreso), quindi bevuta alla fontana del Sindaco e poi tutti a casa, in attesa di una giornata sportiva che risulterà fantastica.

Giornata calda partecipanti 15 + 2 inv +7 dolomitici +3 ospiti 27 totale km 112 tempo 4. 27 (il mio), mentre Eros ha fatto 114 km