Domenica 04.03.2012
Il percorso odierno è il più duro dall'inizio della stagione. I saliscendi di Casalgrande Alto scalderanno i muscoli per la salita della Bassetta che porta su a Baiso. La Russia sarà la cigliegina di giornata.
Ma andiamo per ordine. In piazzetta, Silvio sta parlando con Enrico, due milanisti completamente diversi, uno sfegatato alla Pelagatti (a proposito, come fa a fare ancora i servizi televisivi dopo quello che ha detto in diretta televisiva? Si vede che va bene ai suoi padroni e ai suoi tifosi), l'altro, invece dolce, contento quando la squadra vince, ma sorridente anche quando perde. Questo è l'esempio che tutti dovremmo seguire, Antonio compreso, questa mattina particolarmente cupo per la pareggite della sua (e mia) squadra. Gli altri, Salvatore e Michele a parte (loro non sono tifosi alla Enrico), parlano delle "strade bianche" la mitica corsa vinta ieri da Cancellara (con o senza motorino?). Omar, Richi, Bruno, FrancescoD, Lorenzo, LucianoC, Claudio (alla prima stagionale), Daniele, Vanni, Marino, Lello con il suo amico ed ospite PaoloB, Massimo, Celso, sono pronti per la partenza, che avviene giusto nel momento della comparsa di Paolone e del secondo ospite di giornata Roberto Montermini (Chuba).
Io sto nel pancia del gruppo fino a Scandiano ed oltre, faticando un po' sugli indigesti saliscendi di Albinea e sullo strappo di Ventoso. Per strada recuperiamo due ospiti, ossia Fabio amico di Michele e Salvatore ed Andrea, che ci chiede informazioni su giri successivi; riceviamo, inoltre, comunicazioni da Giuli, ancora impegnato nella seconda (lascio a voi immaginare di cosa si tratti), che ci incrocerà a Baiso. Credo che i dislivelli di Casalgrande, affrontati in gruppi sparsi, diano origine ad un primo frazionamento. A Veggia e sul fondovalle del Secchia, nella prima parte del gruppo siamo in quindici, io, Paolone, Enrico, Omar, Antonio, Francescod, Marino, Bruno (che si defilerà per aspettare gli altri), LucianoC, Massimo, Claudio (che girerà a Castellarano per san Valentino), Michele, Salvatore, Fabio e Chuba. Quando decido di rallentare, con me resta solo Luciano. A Roteglia, dopo il centro, iniziano i saliscendi che portano all'attacco della Bassetta. FrancescoD decide di aspettarci ed insieme, percorriamo i cinque lunghi chilometri che portano al primo comune montano della provincia di Reggio Emilia, nonché mio comune di origine. Il tratto più duro è in mezzo alle case di Fontanelle, ma non scherza anche dopo. Luciano, inizialmente è avanti di cento metri, ma a Baiso arriviamo insieme. Mentre affrontiamo lo strappo del castello, incrociamo Giuli (come promesso), che gira la bici e si aggrega, mentre Bruno, che ha fretta di rientrare e che ha abbandonato la sua compagnia solita (Daniele, Celso, Lorenzo, Silvio, Iller, Richi, Lello, Paolob, forse Andrea, mentre Vanni ha fatto un alternativa per Baiso), ci raggiunge. Alla fontana i prof Omar, Antonio, Paolone, Enrico, Marino, Massimo, Michele, Salvatore, Fabio e Chuba ci aspettano.
La discesa per Viano viene fatta con un po' di attenzione. C'è ancora neve ai lati in alcuni tratti e nelle curve in ombra c'è umidità. In ogni caso sono io davanti, ma faccio da navigatore, lanciando urla di segnalazione. A Viano incrociamo Alle, mentre a Jano giriamo per l'osservatorio, una frequentata stradina interna (più che altro passeggiatrici - " in totti broti" , dirà Enrico-) che porta verso Borzano. In fondo alla rotatoria riprendiamo la pedemontana, che lasciamo subito per affrontare la mitica Russia (non tutti, Massimo, Paolone, Marino, Chuba, FrancescD e LucianoC, la salteranno).
Il lungo drittone comincia dopo il ponticello. Io l'affronto con cinquanta metri di distacco rispetto agli altri (tanto per fare i nomi , Omar, Salvatore, Michele, Enrico, Fabio, Giuli, Antonio), ma in cima penso che il distacco sia già sui tre minuti. Il cardio Mario, questo mi ha permesso ed io non vado mai oltre il mio cardio. Dopo la chiesa di Montericco, ci sono due ulteriori strappi. Il primo lo bevo. Dal secondo vengo bevuto. La fatica è la stessa fatta sulla Russia.
In piazzetta arrivo, in ogni caso, dopo aver fatto una bella veloce e solitaria tirata da Albinea a Montecavolo, superando parecchi ciclisti, ma nessuno del mio gruppo. I volti dei presenti variano dagli affaticati ai sorridenti a seconda del peso.
Giornata coperta . Temperatura accettabile. Km 78 3,05 (il mio)
partecipanti 21+ 2 inverso+ 4 ospiti (27 in totale)