Giovedì 02.06.11

 

La festa della Repubblica, viene santificata da una quindicina di persone.

In piazzetta vi sono Silvio, Iller, Marina, Omar, RobertoB, Claudio, Celso, Bruno, MaxB, Michele e Lello. Si sprecano i commenti sulla Gran Fondo. Ovvi i complimenti a Bruno per la sua impresa (quinto posto di categoria) e a Marina ( che si è fatta la G.F. Tutta sola senza gli aiuti che vengono di solito riservati alle signore), che però si dice delusa della sua prestazione, dimenticandosi che la nostra G.F è molto dura rispetto ad altre da lei percorse.

La sorpresa di giornata è vedere Eros (in compagnia di Umberto) che si aggrega a noi.

La partenza avviene in leggero ritardo, che viene subito recuperato da Iller e Silvio che conducono a velocità sostenuta. Raccogliamo per strada Enrico e Giuli e superiamo i saliscendi di Borzano, prima di imboccare la nuova per Ventoso. La salita delle Tre Croci ( Bruno ha detto che l'ha imparata a memoria, avendola fatta quattro volte in pochi giorni), è sempre impegnativa. Lello l'attacca con una velocità im pensata, ma davanti sono i soliti ad arrivare al passo, ossia Omar, RobertoB, MaxB, Enrico, Michele, Bruno e Claudio. Appena dietro Giuli ed il sottoscritto. Tutti gli altri sono scaglionati. Il ricompattamento avviene in discesa. Dopo San Valentino e Castellarano, c'è il lungo stradone del fondovalle Secchia che porta a Roteglia e a Lugo. Iller, prima, io e Giuli dopo, guidiamo il gruppo compatto che affronta il falsopiano con una buona andatura. Ros ed Umberto che hanno evitato il Tre Croci, pare siano davanti, ma li raggiungeremo soltanto a Montecavolo. Prima di Cerredolo e Colombaia, avviene la separazione dei gruppi. Giuli, io, Omar, MaxB, Michele, Enrico, Claudio davanti, gli altri più indietro. La salita del Castello da Colombaia inizia con un chilometro all'otto in mezzo al bosco e con tre chilometri al sei costanti fino al bivio di San Vitale. Gli ultimi due, invece presentano punte interessanti. Sul passo ci fermiamo per le solite foto, attendendo gli altri. La preoccupazione di cambiamenti meteorologici, fa accelerare la ripartenza per Pantano. Al bivio per il centro del paese (percorso lungo), giriamo in sei. Omar, RobertoB,Michele, Giuli, Marina ed io. Lo strappo di cento metri che porte al paese è impegnativo. Lo è ancora di più il successivo strappo di un chilometro che porta casa Poldo. Marina, che continua a dirsi stanca, su questa salita, mi lascia al palo. Affrontiamo i saliscendi che portano a Giandeto, prima di immetterci sulla strada del col di San Giovanni. La discesa di Regnano ci porta direttamente all'ultimo strappo di giornata, il mitico Cà Bertacchi.

Finalmente possiamo rilassarci( si fa per dire) lungo la discesa che porta ad Albinea e rientrare a Montecavolo, dove impariamo che anche Vanni ha partecipato alla giornata, probbilmente con un po' di inverso.

 

Percorso km 97 tempo 4 ore 05 minuti.

Giornata un po' umida, dichiarata ad alto rischio di pioggia, fortunatamente mai comparsa.

Partecipanti 15+1inv+1 ospite tot 17