Domenica 17.07.11
In settimana mi è arrivata la voce, che ha avuto successivamente conferma, della caduta di Vanni, domenica scorsa, nella zona della Madonna della Battaglia. Fortunatamente niente di rotto, ma contusioni e spellature a josa. Ne avrebbe fatto volentieri a meno. Un augurio di pronta guarigione a lui ed anche a Marina, che risente ancora della brutta caduta avuta durante la G.F. Valli Parmensi.
Per quanto mi riguarda, sono rientrato sabato dalla Francia, appositamente per non saltare anche la terza domenica di luglio ( vi potete immaginare gli improperi di mia figlia- padre snaturato, nonno degenere, etc etc..-).
Alle sette sveglia naturale, purtroppo accompagnata da un riappisolamento. Il segnale orario delle sette e trenta, mi ha fatto sobbalzare dal letto. Un lavaggio a gatto, una vestizione col minimo indispensabile, una ricerca del telefono (non siamo mai nello stesso posto), una veloce preparazione delle borracce e degli alimenti, una corsa giù dalle scale e, dopo aver calzato le scarpe, essermi messo il casco e aver preso la bici, ho iniziato la lunga rincorsa del gruppo, certamente già partito.
Imparerò più tardi, che i componenti sono Silvio, Claudio, Richi, RaffaeleZ (Lello), Paolone, FrancescoD, Antonio, Daniele, Iller, Bruno, Giuliano(che ha cercato di mettersi in contatto telefonicamente con me),Enrico, Michele, Salvatore, Wainer, Celso ( che rientreranno da Langhirano) e gli ospiti Cuba ed Umberto.
Non ho mai superato tanti ciclisti in vita mia. Di solito sono gli altri a superarmi. Così speravo anche questa volta, in modo da poter sfruttare la loro velocità attaccandomi. Niente di niente. San Polo, l'ho passata alla svelta, così come Vignale, Traversetolo, Santa Maria e Langhirano. Soltanto negli strappi per Pastorello, ho innestato la ridotta per non bruciare tutte le energie, così pure come sulla salita di Pastorello che porta verso Corniglio. Un discreto vento contrario, ha ulteriormente complicato le cose. Naturalmente del gruppo nessuna traccia. Arrivo, quasi a sorpresa alla deviazione per i Tre Rii e, mentre l'imbocco, intravvedo la fila delle nostre maglie già sfilacciate lungo la salita. La prima parte e molto dura. Ogni tanto rivolgo lo sguardo avanti, ma la vista di pochi tornanti e di schiene d'asino o curve in salita, me lo fa abbassare subito. Dopo un piccolo tratto di riposo, mi si presenta davanti uno spaventoso muro. Da sotto li vedo tutti salire come lumache e la cosa non mi fa piacere. Quando tocca a me, comincio a zig zagare, per addolcire (si fa per dire) la pendenza. Non è un tratto lunghissimo, ma credo che il 25% sia stato toccato. In centro al borgo cerco la strada giusta, quindi continuo per il valico di Fragno, che raggiungerò dopo ulteriori fatiche e strade impervie. Sul passo, Silvio, Daniele, Iller, e Lello, sono fermi in riposo. Più avanti, fermi ad una fonte naturale, ci stanno aspettando FrancescoD, Antonio, Richi, Bruno, Giuliano, Michele, Salvatore. Enrico, Claudio e Paolone, assieme agli ospiti Chuba e Umberto, hanno deciso di continuare per un corto corto. Argomento delle chiacchiere, ovviamente, il tremendo muro, la richiesta di castrazione del tracciatore, ed il fatto che un piccolo incidente in salita, ha costretto Bruno e Chuba ad appoggiare il piede a terra, con conseguente difficoltà di ripartenza.
Si decide di continuare per il percorso stabilito, scegliendo il corto, ossia eliminando la chiesa di Castrignano, e si riparte. Dal centro di Cozzano, si deve, però, arrivare alla pineta. Ebbene quella che sembrava una pacchia, si è trasformata in un altra tremenda salita, soprattutto dopo i Tre Rii.
Superata anche questa difficoltà, ci siamo buttati nella lunga e veloce discesa, che ci porterà di nuovo a Langhirano.
Il rientro, lungo la provinciale per Pannocchia, Bannone e Traversetolo è condotto ad alta velocità da Salvatore, Michele, Francesco Antonio e Bruno, con noi accodati. Prima di Vignale un crampo improvviso, frutto del lungo inseguimento in mattinata e delle salite successive, mi rallenta. Mi aspettano Lello e Daniele ( ed anche tutti gli altri). Chi mi ha risollevato, però, è stato, come al solito FrancescoD, che è ritornato indietro, portandomi la famosa pozione magica di Castellarano. Questa volta, non l'ho soltanto sorseggiata, ma l'ho bevuta a garganella. Sono così riuscito a rientrare in piazzetta senza altre sofferenze, assieme a tutto il gruppo.
Con Claudio, Enrico e Paolone, abbiamo chiacchierato per una buona mezzora. Ovviamente argomento principe il percorso, ma anche gli sguardi, con i relativi commenti, verso le passanti hanno avuto la loro parte.
Giornata soleggiata e ventilata
Partecipanti 17 ciclistica + 2 ospiti totale 19
DALLA SERIE B.
> MATTINATA FRESCA, UN PO NUVOLO, CON DEL VENTO, QUESTA MATTINA IL CALDO NON
> SI
> FA SENTIRE.
> PARTENZA NEL SEGNO DI CHUBA, LA SUA ANDATURA E COSTANTE MA NON FORTE, IO
> VIAGGIO NELLE PRIME POSIZIONI PER EVITARE L'ELASTICO DI CODA. A
> LANGHIRANO
> SIAMO ANCORA INSIEME, COSA STRANA, SI STACCANO CELSO E VAINER, IL PRIMO
> PER
> PROBLEMI FISICI. I DISLIVELLI CHE PORTANO A PASTORELLO ALLUNGANO IL
> GRUPPO, MA
> RIMANIAMO VICINI, TANTO CHE INIZIAMO LA SALITA ASSIEME, E CHE SALITA, LA
> STRADA
> PER TRE RII, E INCREDIBILE, DURISSIMA IL PRIMO TRATTO, ANCORA PEGGIO
> ALL'INGRESSO DEL PAESE, CI RAGRUPPIAMO ANCORA COI PRIMI, UN PO DI FIATO
> NEL
> TRATTO PIANEGGIANTE, E DOPO ANCORA SU, LE MIE GAMBE SONO VUOTE, PER
> FORTUNA CI
> SONO LE FRANE CHE AVVERTONO CHE LA SALITA E FINITA. PORCA VACCA SE ERA
> DURA LA
> SALITA. SU PER LA PINETA E MENO DURA , MA LE GAMBE NON NE VOGLIONO SAPERE
> DI
> RIPRENDERE A PEDALARE, PER FORTUNA DOPO LA LUNGA DISCESA, RIDA UN PO DI
> ENERGIA, MA CE NE VORREBBE ANCORA DI PIU , VISTO IL PASSO DI FRANCESCO,
> NOI
> DELLA SERIE B NON SIAMO ABITUATI A UN'ANDATURA COSI VELOCE E COSTANTE, E
> PER
> FORTUNA CHE AVEVA DEI PROBLEMI CON LE SCARPE. GIORNATA ECCEZIONALE , SIAMO
> RIMASTI TUTTI ASSIEME PER TUTTO IL GIRO. PRIMA VOLTA DEL 2011. GRAZIE PER
> AVERCI PORTATI A CASA.