Domenica  12.06.11

La partenza mattutina è fissata per le 7.30

L'orario non è ideale per me che ho dovuto fare tardi per la finale di "Coppa dei Campioncini", il torneo notturno di calcio per esordienti organizzato dalla Polisportiva Terre Matildiche.

Arrivo, perciò, in piazza un po' addormentato. Questa condizione non mi impedisce di vedere lo splendido gruppo presente, quasi tutti con la nuova maglia che ha colori più vivi della precedente, pur essendo gli stessi. Veramente c'è un po di rosso in più (e questo non stona mai, anche se Francesco Cozza non sarà d'accordo) e la margherita gialla che aggiunge tonalità.

Marina, Silvio, Daniele, Iller, RobertoB, Omar, Claudio, Maxb, Bruno, Richi, Lello, Wainer, FrancescoCz, il redivivo Luciano Cavani, Ugo,Enrico, Michele, Salvatore, Giuseppe, Paolone, FrancescoD, AntonioLr e l'ospite Jarno, dell'Advanced, sono sulla linea di partenza.

Giuli non c'è, perché rimasto intrappolato nei festeggiamenti del suo 21° anniversario di matrimonio (Auguri a lui e ad Antonella, bravissima nel sopportarlo per tanto tempo).

Poiché il percorso, che prevede la "Cima Coppi", ossia il punto più alto che verrà raggiunto nella stagione, non è nelle mie corde, preferisco stare nascosto nelle retrovie lasciando ad altri il compito di trainare il gruppo.

Restiamo uniti fino a Currada, con sosta per problemi tecnici alla bici di Marina, risolti, mi sembra da Iller e Bruno. Superiamo una frana sulla statale e affrontiamo separatamente gli strappi e le salite che portano a Vetto, raggiunto in gruppo dai soliti ( RobertoB, Omar, Claudio, Maxb, FrancescoCz, Luciano Cavani, Ugo,Enrico, Michele, Salvatore, Giuseppe, Paolone, FrancescoD, AntonioLr), mentre Jarno ci ha abbandonati per Ponte Vetto. Io sorpasso quelli che si fermano alla fontana e vado in solitaria ad attaccare Gottano, tre bei chilometri di salita pedalabile in mezzo al verde. I tornanti mi permettono di verificare chi ho davanti e chi ho dietro. Marina ,Silvio, Iller, Lello, Daniele, ed i pensionati Bruno e Richi (probabilmente Wainer ha scelto percorsi alternativi) sono visibili, alcuni tornanti sotto. Dopo Gottano, si scende a Gazzolo e, superato il paese, si passa sopra ad un ponticello in un avvallamento. E' l'inizio della salita che porterà a Ramiseto, Montemiscoso e al Ventasso. Cinquecento quaranta metri è l'altezza del ponte, mille trecento trenta è l'altezza della meta che dovremo raggiungere dopo undici chilometri.

Se ho fatto in solitaria Gottano, figurarsi questa. Per un bel tratto ho davanti Claudio e FrancescoD, gli altri pare abbiano creato un traguardo volante a Ramiseto ( Paolone ne ha rivendicato la vittoria), ed hanno stilato una classifica sul piazzale del Ventasso ( Omar, RobertoB, Antonio Lr, Paolone e gli altri a scalare). Io, invece, scalo i chilometri che mancano alla vetta, facendo un conteggio approssimativo dei minuti necessari per arrivarvi. Non soffro la salita, pur molto impegnativa da Ramiseto a Miscoso, mentre è solo faticosa, costante e lunga dopo . Superato il bivio per Pratizzano, rimangono due chilometri. Finalmente si intravvede il cartello Ventasso Laghi che segnala l'ultimo chilometro (incrocio Ugo, misteriosamente ripartito per a discesa). Al piazzale arrivo quando gli altri hanno già fatto ristoro e foto ( vi segnalo quella dei quattro gaudenti, MaxB, Giuseppe, FrancesoCz e Paolone, intitolata dall'autore Enrico " a noi il Ventasso fa ridere"....bellissima). Un pò di chiacchiere, quindi le preoccupanti nubi culla cima consigliano la ripartenza, proprio mentre stanno arrivando Marina, Richi e Bruno. Incroceremo successivamente, Daniele, Iller, Silvio e Lello. Conoscendo i trascorsi dei nostri discesisti, ho preferito fare l'andatura, memore anche della famosa curva Giuliano ( La cronaca della sua caduta avvenuta qualche anno fa, rimarrà negli annali degli aneddoti della Ciclistica. Ce la fà ..ce la fà... a non cadere, questa era la speranza fino a che c'è stata la visione dell'azione prima della curva dal mio punto di vista a qualche decina di metri da lui... non ce l'ha fatta........è stata invece la mia affermazione dopo che sono uscito dalla curva e dopo averlo visto in terra).

Nonostante la velocità controllata abbiamo fatto presto a raggiungere Ramiseto. Dopo il rifornimento d'acqua, velocissima discesa per la Lonza e per il fondovalle. Prima di Vetto ci sono due strappetti che creeranno grossi problemi a Francesco D (crampi che lo bloccano e quasi lo fanno cadere, evento evitato solo per il pronto l'intervento di Massimo). Quasi tutto il gruppo si ferma, mentre io e Claudio decidiamo di aspettarli alla fontana di Vetto, non volendo correre il rischio di fermarci e auto generarci crampi alla ripartenza in salita.

Al passaggio del gruppo dalla fontana, io, Massimo e Claudio, ci perdiamo un attimo e soltanto a Buvolo, dopo una fatica immensa, riusciamo a rientrare. Evidentemente su FrancescoD, i crampi non avevano lasciato tracce.

La successiva volatona fino a casa è condotta da AntonioLr al comando, sostituito solo nel finale da RobertoB, Michele e Omar.

All'ultimo chilometro chiedo pietà e vengo subito accontentato. La salita dei Salami verrà percorsa ai trentacinque all'ora (che bei tempi quelli di una volta, quando gli anziani venivano rispettati....).

In piazzetta della piadina, sono già presenti Giuseppe e Paolone che, non essendosi fermati prima di Vetto, hanno raggiunto Montecavolo per primi.

C'è anche Vanni che ha fatto un po' di inverso e sta aspettando le retrovie che giungeranno dopo poco.

Percorso km 104 tempo 4 ore 16 minuti. (il mio)

Giornata soleggiata

 

Partecipanti 23 + 1 inv + 1ospite tot 25