Domenica 11/10/2009

Oggi sono arrivato al limite dell’orario alla partenza mattutina. Ho fatto in tempo a vedere Luca e Raffale, rientrati nel gruppo dopo una vita, Paolos (sta ritrovando il gusto per la bici) Umberto (il polso sembra sistemato) ed i raggruppamenti dei dilettanti intorno a Bruno (barzellette?) e dei professionisti intorno a Claudia e Carmine (medie e pendenze?). In ogni caso si parte. Appena prima di Borzano, approfittando di una rotatoria, si sgretola il gruppo. Gli indemoniati Claudia, Carmine,Claudio, Luca, Berry, Omar, Francesco e Giuseppe allungano improvvisamente. Pronta la riposta del sottoscritto, di Enrico, Andrealus (intanto recuperati tra Puianello ed Albinea) Luciano e Raffaele. Personalmente non mi tiro mai indietro in quello che considero il secondo tratto più bello della provincia ( rotatoria Borzano - rotatoria Pratissolo), anche se so che Claudia non sarà mai d’accordo con me. Il ricongiungimento avviene sullo strappo di Cà de Caroli - Ventoso, grazie ad un vistoso rallentamento dei fuggitivi. I saliscendi di Casalgrande Alto vengono fatti con un buon passo. L’attacco a Cadiroggio è devastante. Io e Luciano decidiamo di goderci anche il panorama, gli altri, coltello tra i denti, passano in mezzo a Cadiroggio ( pendenze 15%) con velocità indescrivibili (corre voce di un 16/18 km/ora). Impressionante. La mia fortuna sono gli incroci. Qualche dubbio sorge sempre a quelli che sono davanti. A Montebabbio ci si riunisce proprio per colpa di un bivio. Discesona per Rondinara, incrociamo Giuliano (fregato dalla sveglia) e Vanni (entrambi percorreranno il resto del giro con Daniele, Iller, Silvio, Bruno, Umberto, Richi ,Alle e Paolos), falsopiano di Faggiano e Tabiano, poi i Pavulli. Il solo pensiero che qualcuno li abbia percorsi quattro volte nel breve spazio di due ore, anche se professionisti (quelli veri), mi fa venire i brividi. A Regnano, gli incontentabili Carmine, Caludia, Francesco, Berry, Luca e Raffaele, decidono di allungare il percorso verso Casina. Claudio, Giuseppe, Luciano, Enrico, Andrealus, Omar ed io, preferiamo seguire il tracciato ed affrontare il più tranquillo colle di Cà Bertacchi. Arrivo in piazzetta delle rose ed attesa (breve) degli altri per ascoltare l’ennesima serie di barzellette di Bruno.