Domenica 25.04.2010
Arrivo stranamente presto in piazzetta della piadina. Il tempo ancora cupo (ma non siamo in primavera?) mi intimorisce. Omar, Roberto Belletti, Ugo e Bruno, sono già sulla griglia di partenza. Gli altri arrivano successivamente; Roberto P, Giuseppe, Francesco CZ, Francesco D, Antonio LR, Claudio, MaxB, Silvio, Iller, Daniele, Enrico, Ettore, Vanni e, a sorpresa, Eros. La partenza avviene dopo l’aggregazione di Paolone e Giuli. L’andatura è buona e costante, condotta prima da Giuliano e poi da Eros. A Quattro Castella raccogliamo Berrj. Lo strappo di Vignale non provoca scossoni, restiamo uniti fino a Santa Maria. Solo i soliti strappetti sul lungo Parma, provocano la selezione. Dopo l’attraversamento di Langhirano, siamo in sedici all’attacco della salita per Cozzano. Io, Eros, Ettore, Giuliano, Francesco Cz, Francesco D, Antonio Lr, Enrico, Max B, Rob P, Giuseppe, Paolone, Omar, Rob B, e Claudio. Un improvviso rumore metallico nelle retrovie, fa pensare a qualche problema (impareremo successivamente, che Giuseppe, si è ritrovato, improvvisamente, con il cambio rotto; Paolone e Rob P hanno cercato, invano, di intervenire). La salita è, però, talmente dura che fa passare la voglia di fermarsi per controllare. Passati i primi due durissimi chilometri, si prosegue in modo costante, attraversando prati, boschi e piccolo borghi. Notevole è anche la vallata della Parma sulla nostra sinistra. Davanti Eros ed Ettore hanno una marcia in più. Dietro c’è una A2 allargata ed un po’ sparsa (undici ciclisti), che si ricompatta alla fine dell’interminabile prima parte della salita, grazie anche al solito bivio. Attraversiamo Cozzano e scolliniamo sul Valico di Fragno. Una ripida discesa ci porta fino a Calestano, dove Ettore ed Eros ( che però non vediamo) ci stanno aspettando. Breve sosta alla fontana, quindi ci si invola verso Felino. La strada che collega Calestano a Felino, è una provinciale ed assume nomi diversi a seconda del comune che si attraversa. Per noi della ciclistica, si chiama "Via Eros". Il Generale (intanto ricomparso) la conosce metro per metro. Anche questa volta si pone al comando, detta la velocità (sempre sopra i 43 km/orari) e ci mette tutti in fila. Una lunga volata silenziosa, rotta soltanto dalle segnalazioni relative alle buche e ai dossi. A Felino, uno ad uno, abbiamo fatto i complimenti ad Eros per la tirata. Il resto del percorso è routine. Da segnalare solo la speranza di vedere, nei pochi incroci con semaforo rimasti, un rosso che permettesse di rifiatare un attimo.
A San Polo, cinque disperati( Ettore, Claudio, Enrico, Ugo ed io), percorrono il lungo, che prevede Borsea, gli altri continuano per la piazzetta. Chiedo agli altri il permesso di procedere con la mia andatura (anche perché i crampi cominciano a far sentire la loro dolorosa voce) e di aspettarmi, eventualmente, in costa. Faccio in tempo ad incontrare, ancora una volta, Raffaele in inverso, quindi, dopo Borsea, affronto ( assieme agli altri) i mangia e bevi della Madonna, il discesone di Bergonzano e la strada che ci porta fino alla piazzetta. Una breve chiacchierata con Eros ( che ci ha aspettato) e con chi è arrivato dopo di noi, quindi tutti a casa per la doccia ed il resto.
Giornata inizialmente nuvolosa, poi aperta. Temperatura variabile. Km 99 3,41
partecipanti 23+ 1 inv