Domenica 04.07.2010
La pizzata (serata dedicata all'assaggio di una miriade di tipi di pizza) di sabato sera a casa di Giuliano, ovviamente innaffiata con birra e vino in abbondanza, non ha lasciato apparentemente strascichi significativi.
In piazzetta gli altri sono tutti in chiacchiere intorno a Marina. Il solo Paolone è defilato, probabilmente intento a telefonare.
Enrico, Ettore, Giuseppe, Claudio, Berrj, Silvio, Omar, Robp, Antoniolr, Francescod, Daniele ed Iller, sono in frenesia da partenza. Non avendo ricevuto comunicazioni da Giulio, mi soffermo un attimo con Ettore, mentre il gruppo parte. Rimaniamo fermi per poco (probabilmente due minuti), ma abbastanza per dover rincorrere come dei forsennati per recuperare. Iller, il solito treno iniziale, non si è fatto commuovere ed ha mulinato velocemente. Fortunatamente Ettore continua ad essere in forma splendida, così verso la fine della tangenziale di Quattro Castella, rientro.
Con il gruppo compatto, superiamo Vignale, Traversetolo, Mamiano, Felino, Sala e ci inoltriamo negli splendidi Boschi di Carega (ex riserva di caccia della nobiltà parmense. Buona parte della copertura vegetale é costituita da castagneti considerati dai duchi, fonte di reddito non indifferente e dalle duchesse alcove interessanti. Agli inizi dell'Ottocento, per opera del giardiniere di corte di Maria Luigia, Carlo Barvitius, cominciarono i lavori per la creazione di un parco all'inglese, con immissione di molte specie esotiche e la creazione di laghetti artificiali) e continuiamo insieme fino a Fornovo.
All'uscita della cittadina pedecollinare sulla statale 62 (della CISA), inizia la salita che porterà a Piantonia ed al bivio per Calestano (Giuli accorcia per Lesignano Palmia). Superati i primi tornanti, si ha la possibilità di godere un bel panorama, con la vallata del Taro sulla destra. In cima, sul lunghissimo falsopiano che porta al bivio, invece, si mette in evidenza il monte Penna (citazione geografica di Claudio). Io sono in compagnia di Giuseppe, Claudio, Enrico e Robp, mentre poco più avanti vi sono Ettore, Omar, Francescod (come fa con il suo peso ad andare così forte?), Berrj (ritornato in forma mundial) ed Antoniolr. Gli altri sono, inizialmente, qualche tornante sotto.
Al bivio inizia la discesa, che porta Calestano, non prima, però, di aver fatto tappa in una delle tante fontane scoperte dal "Generale" ed insegnate ad Ettore.
Dopo il centro del paese, a destra, comincia la salita del col di Fragno. I primi due chilometri, sono molto impegnativi. Solo la vista delle curve di una bella e giovane podista bionda risollevano il morale. Questa volta non rimane nessuno con me. Roberto decide per un ritorno in piano, mentre gli altri pian piano scompaiono. Superato Fragnolo, la salita si addolcisce, ma solo la vista del passo mi rende felice. In discesa recupero il gruppetto, fermo all'ennesima fontana nascosta, ed insieme affrontiamo la millecurve che porta a Cozzano, Quinzano e Langhirano.
Quattro pazzi (Ettore, Berrj, Antoniolr e Francescod), decidono di fare il lungo (più corto) con la salita di Mulazzano. Io, Claudio, Giuseppe, Enrico ed Omar, invece rientriamo da Santa Maria ( interessantissimo il panorama del tratto prima della salita del porcellino, soprattutto per la presenza di personaggi femminili che si incamminano verso la piscina nascosta nel bosco).
Giuseppe (moltissimo), io e Claudio(un po' meno) ci alterniamo al comando, rientrando velocemente a Montecavolo (ore 11.53 dopo 118 chilometri).
Dopo cinque o sei minuti arrivano anche i quattro pazzi del lungo(più corto).
Solite chiacchiere (anche con Eros, spuntato da non si sa dove), poi tutti a casa, senza aspettare gli altri che arriveranno un po' dopo.
Nel pomeriggio, durante il taglio del prato( non ho solo dormito sul divano), ho ricevuto la notizia del podio di Claudia alla G.F del Monte Grappa. Terza di categoria e quarta assoluta, dopo una volata al limite dei 60 chilometri orari. A lei e a Carmine vanno i nostri soliti complimenti.
Giornata calda calda calda. Km 118 tempo 4.28 partecipanti 16 + 2 gf