Domenica 30.09.12
Per l'ultima di settembre le previsioni danno un tempo autunnale, per cui si parte attrezzati. Pinocchietti, manicotti, occhiali giallo ottimista e, soprattutto, k-way. Un messaggio mattutino, mi anticipa la partecipazione straordinaria di due ospiti sempre graditi. Claudia e Carmine, che in una giornata di tranquillità tra partecipazioni a gran fondo massacranti, corse o campionati italiani, regionali o provinciali, trovano un po' di spazio per stare in nostra compagnia.
Saranno ospiti anche il solito Aldo e il rinato Paolo, di rientro dopo un incidente ciclistico.
La nostra pattuglia, invece, non è molto folta. Paolone, Claudio, Lorenzo, Maxb, Silvio, Iller , Daniele, Michele, Celso, e Antonio, sono pronti per la partenza. Lungo la strada recupereremo Giuli e Lello(appunto in compagnia di Paolo), mentre Enrico ci aspetterà, invano, a Ciano per fare con noi un pò di inverso, ma sarà costretto, a causa del nostro ritardo a restare in solitudine.
Il percorso, effettivamente è di quelli tosti, non per niente chiamato "Piccolo Lombardia". Si comincia a salire dopo soli cinque chilometri, lungo il classico Cavazzone. Ovviamente fino ad Albinea siamo tutti in compagnia, ma immediatamente dopo ci si separa. Paolone, Aldo, Carmine Claudia, Antonio e Michele allungano. Io, Claudio, Max, Giuli, Celso, Lorenzo sgranati, li seguiamo. Ogni tanto qualcuno si ferma a d aspettare gli altri per cui più volte ci si ricompatta. Alcune piccole discese si alternano alle salite. Cà Bertacchi, Regnano, Costa di Sangiovanni, San Giovanni e Col di Sangiovanni (incrocio con Lello e Paolo, in attesa di Silvio, Iller e Daniele) e Strada sono i borghi che attraversiamo prima di arrivare al bivio per Giandeto. La salita diventa un po' più dura, soprattutto nello strappo di Pavù, che però è percorso solo da Giuli, da Lorenzo e dal sottoscritto. Tutti gli altri, leggermente avvantaggiati e non conoscitori del percorso, sono passati da Giandeto. Hanno preso una "padellata", come direbbe il nostro caro Ettore (visto in piazza in macchina al mattino, un po' preoccupato per il suo disastrato ginocchio, operato per un incidente velico sul lago).
Sul muro di Canicchia cominciano gli inconvenienti. Lorenzo è in difficoltà per motivi meccanici. Mentre gli passo di fianco (non penso nemmeno un attimo a fermarmi su un quindici per cento, certo di non riuscire a ripartire), gli consiglio di voltare la bici e rientrare da Casina, cosa che spero abbia fatto, non avendolo più visto. Claudio, intanto aveva già trovato una scorciatoia. Alla Quercia ci abbandonano Max e Michele, per cui restiamo io, Giuli, Paolone, Antonio, Aldo, Claudia e Carmine. Celso ha preferito aspettare i poco distanti Silvio Iller e Daniele.
Il falsopiano che porta a Felina, viene percorso a tutta con locomotiva Carmine davanti. La salita di Gombio, invece la facciamo con un po' di calma, incontrando però il secondo inconveniente. Giuli, si ferma assistito da Carmine per problemi alla catena. La discesa per la buca di Trinità è bruttissima e provoca il terzo inconveniente. Questa volta sono io a forare la posteriore e vengo assistito da Aldo e Silvio, intanto arrivato insieme a Celso, Iller e Daniele. Rimane da affrontare la salita che porta aTrinità. Tre bei chilometri all'otto. Giuli, Claudia, Carmine, Paolone e Antonio, intanto sono già in alto ad aspettarci.
Ricompattati ci si butta sul lungo falsopiano in discesa e sulla successiva discesa che porta a Cerezzola. Siamo tutti in fila indiana, facendo attenzione alle buche (non avendo più la camera di scorta) e ai tratti umidi in curva della strada. La giornata si è volta al bello, abbiamo trovato in montagna il sole, ma in discesa, nelle zone in ombra, il rischio di umidità rimane sempre.
Da Cerezzola a casa è un continuo forzare l'andatura. Davanti si alternano Carmine, Paolone e Aldo. Appena prima di Quattro Castella, decido di rallentare, rallentando anche Silvio che è dietro di me. Il gruppo si allontana velocemente, ma li ritroverò in piazzetta per le ultime chiacchiere, nell'attesa di Daniele ed Iller, vittima anche lui, dell'ultimo inconveniente di giornata. La solita foratura.
Giornata un po' fresca in mattinata, soleggiata in quota. Partecipanti: 14 ciclistica (1 inverso) + 4 ospiti Totale 18
Km 73 tempo 3.07