Lunedì 09.04.2012 Pasquetta

                                                      

L'acqua di ieri è già alle spalle, anche se le articolazioni ne risentono ancora.

Oggi la truppa è più folta. Stranamente niente ospiti. In realtà ne raccoglieremo per strada, prima Enrico da Fogliano, sotto suggerimenti di LucianoC ed attratto dal nostro mirabile sito, poi Umberto, che ormai fa coppia fissa con il Generale ed insieme sono arrivati a Cà del Merlo da non so dove, ma che considereremo partecipanti alla giornata.

I nostri, per gruppi di appartenenza sono:

-Daniele, Vanni, Iller e Bruno per i Fondatori, ai quali si aggiungerà Alessandro, solito fan dei percorsi inversi.

-Claudio e Riccardo per i Vitelloni

-Enrico e Lello per i Coviolesi

-Paolone e FrancescoD per le Ruote Libere

-Celso per i Rari, che avrà come compagno Eros da Cà del Merlo

-Silvio, AntonioLr ed il sottoscritto per i Cicloturisti. A Borzano un raffreddato Giuli si unirà al gruppo.

In realtà il raffreddato non è solo Giuliano. In parecchi abbiamo i guanti aperti ed i primi otto chilometri sono da brividi. Le punte delle dita continuano ad essere al limite del congelamento. I saliscendi, questa volta, ci aiutano. La fatica riattiva la circolazione. L'aumento graduale della temperatura fa il resto. Le mani ritornano pian piano, normali.

Restiamo in gruppo fino a Rondinara. La Minghetta viene affrontata a spada tratta da AntoniLr, da Enrico da Fogliano, da Paolone, da FrancescoD, da Enrico, Da Richi e da Lello ( si..si.. avete capito bene, proprio da Lello). Io, Giuli, Claudio, Bruno e Celso, formiamo un bel secondo gruppetto unito, gli altri sono dietro. Al culmine Bruno, Celso, Claudio e Lello rallentano per attendere le retrovie, mentre io e Giuli, raggiungiamo la serie A ( in nostra attesa).

Dopo Viano, un bel tratto di falsopiano nel fondovalle, ci porta all'attacco della dritta di Baiso. Giuli per impegni familiari, farà un corto tutto personale, mentre noi tutti (e successivamente anche gli altri) affrontiamo i tre chilometri al 9% ( con un tratto al 15 in mezzo al paese di Tresinaro), ovviamente con passi diversi. Davanti Antonio ( con Paolone sarà il mattatore di giornata per quanto riguarda le salite), poi Paolone, Enrico, Enrico da F e Richi. Con me, bontà sua, percorre l'intero dislivello FrancescoD. A Baiso, quelli davanti approfittano del vantaggio per scaricare liquidi, ben presto, però si riforma il gruppetto per continuare fino a Carpineti. Una improvvisa telefonata di Luisa (mia moglie), mi fa perdere il contatto e mi costringe a percorrere da solo tutta la salita di Montefaraone ed il falsopiano di Casellette. A Carpineti ed in fondo a Cigarello, però, sono tutti ad aspettarmi, come pure mi aspetteranno (questa volta non per colpa del telefono), dopo la salita di Cà del Merlo. Sono due bei chilometri al 9,5 per cento di media e, considerando il tratto centrale (trecento metri), in piano, vi lascio immaginare le pendenze dei tratti in salita.

Anche questa volta il nostro fotografo ufficiale Enrico, sul passo, immortala i nostri sorrisi (scarsi a giudicare dalla foto).

E' a questo punto che fanno la loro comparsa Eros e Umberto. Eros, ovviamente, si mette subito al comando e non lo mollerà più fino a Montecavolo. E' grazie a lui se alziamo repentinamente la media (sentirò Paolone dire che la sua è solo dei ventisette; beato lui, la mia sarà più bassa) ed è grazie a lui se arriveremo in piazzetta delle rose, prima delle undici e trenta, in netto vantaggio sulla cronotabella riportata sul sito, dopo aver superato Casina, La Vecchia, Vezzano e Puianello.

Dopo qualche chiacchiera, l'arrivo degli altri chiude la giornata.

Giornata soleggiata ma fredda. Km 72 2 ore 55 minuti

partecipanti 17+ 2 ospiti (19 in totale)