Domenica 08.04.2012 Pasqua

                                                                

Pasqua, festività dedicata alle famiglie. I tracciatori hanno pensato ad un percorso non impegnativo per permettere un rientro veloce.

Il tempo inclemente in città e nella bassa, tiene lontano i reggiani ed i cadelboschesi, ad eccezione di Marina, che si presenta in compagnia di Antonio (che chiameremo di Marina) ed Erio, due nuovi graditi ospiti. E' presente anche Francesco Cozza, che però, non capisco mai se arriva da Cadelbosco o da Canali. Per i locali fanno presenza il mitico Bruno (è grazie alle sue conoscenze se siamo arrivati nella pagina dello sport della Gazzetta di Reggio con articolo e foto), Paolone, Claudio e Daniele, oltre ovviamente al sottoscritto. Chuba è il terzo ospite di giornata. Giuli, che mi ha telefonato pregandomi di posticipare un po' la partenza, arriva un po' spaventato per la cupezza del cielo. Io non lo sono, perché mi sono dotato dei soliti occhiali gialli-sole estivo.

La partenza viene anticipata da Marina che si avvantaggia subito. Alla seconda rotatoria, cominciano le defezioni. Il purosangue Chuba, ritorna indietro per tutelare il suo fisico da "curidòr". A Quattro Castella, anche Daniele sceglie la via del ritorno. Bruno è indeciso, ma un leggero chiarore nella direzione della vallata dell'Enza lo convince a restare. Al comando ci si alterna. Giuli, Io, Erio, Bruno, Antonio di Marina e FrancescoC, che però allunga sempre troppo. Quando decide di muoversi Paolone, si ha subito uno scossone. Erio e Antonio lo seguono. La vallata dell'Enza è un susseguirsi di gradoni e leggere discese. Dopo il frantoio, inizia la piccola salita che porta al bivio del ponte. Paolone e Bruno allungano, mentre FrancescoC, io, Giuli, Erio e Atonio, sostiamo brevemente prima della discesa che porterà nel parmense, in attesa di Marina e Claudio che la sta, da bravo cavaliere, accompagnando. La strada che porta al Sella, è in leggera e continua salita. Il vento è favorevole e la velocità discreta. Il cielo, però, comincia a diventare plumbeo. Un cappello di nubi è proprio sopra la sella. Allo scollinamento comincia a piovere. Si deve prendere una decisione, ossia se continuare per Traversetolo, oppure scegliere Cedogno. Le evidenti strisce di acqua filanti da una nube proprio sopra Cedogno, ci spingono verso Traversetolo, ma non sarà una scelta felice. Già prima di arrivare alla Fornace, l'acqua si intensifica. La successiva discesa è un calvario. "Sembrava di essere in un autolavaggio" dirà Giuli a bocce più calme. Siamo in perfetta fila indiana allungata. Io sto in ultima posizione e non sono proprio tranquillo. Cerco di essere concentrato sulla strada per evitare buche o avvallamenti. Le mani sono intirizzite. Gli altri, chi più, chi meno ( Paolone si è avvantaggiato molto, tanto da non vederlo più, mentre Bruno, addirittura, non si era fermato sul Sella), si comportano allo stesso modo. Impressionante Marina, che non si fa intimidire dalla situazione e pedala con sicurezza. Finalmente a Castione Baratti, si intravvede un leggero miglioramento, che diventerà più evidente a Traversetolo. Marina, Antonio ed Erio continuano per Montecchio, mentre io, Giuli, FrancescoC e Claudio, procediamo per Vignale e San Polo. L'arrivo in piazzetta avviene sotto un pallido sole. Il nostro stato consiglia un immediato rientro in casa per buttarsi sotto la doccia ed evitare raffreddori od altro. Il tempo per una foto al guerriero in riposo, però, lo trovo lo stesso.

Giornata nuvolosa alla partenza, bagnata durante il percorso. Km 68 2 ore 20 minuti

partecipanti 8+ 3 ospiti (11 in totale)