Domenica 29.05.11
La domenica attesa dai competitivi è arrivata. Superare lo striscione di partenza, sentendo una miriade di squilli e chiudere in volata sotto l'arrivo, fa alzare il livello di adrenalina in tutti.
Siamo in 24 ai nastri di partenza. Silvio, Vanni, Daniele, Bruno, Iller, Ugo, Giuli, Omar, Richi, FrancescoD, AntonioL, Michele, Salvatore, Lello, Celso, Alle, Romeo, Marina, Paolone, Giuseppe, RobP, RobB, FrancescoC, ed il sottoscritto. Abbiamo, inoltre, due ospiti, ossia il nostro Ettore (mi stanco di ripeterlo: è prestato al mountain bike, ma è e sarà sempre della Ciclistica) ed il maremmano Giordano, che, però, ormai è naturalizzato reggiano.
In griglia arriviamo presto. Questo ci permette di occupare posizioni privilegiate. Ben presto, dietro di noi, una marea di ciclisti riempie tutta via Allegri. Nell'attesa si sprecano lazzi ed ilarità, oltre alle foto di rito.
Dopo i saluti delle autorità, un minuto di silenzio e l'inno italiano, viene data la partenza ed è
subito velocità piena, nonostante la si dica controllata, attraverso le strade del centro di Reggio e le vie in periferia che portano a Cavriago. La concentrazione, in questi primi momenti, è fondamentale. Ti sorpassano o sorpassi, da tutte le parti. Le rotatorie ti vengono incontro velocemente. La più temuta da me, ossia la "Mario" a Codemondo, viene fatta tutta da un lato senza problemi. Lungo il falsopiano che porta sul Ghiardo e a Quattro Castella, si ricompatta l'A2. Io, Giuli, Salvatore e RobP. Davanti, Omar, AntonioL, Giuseppe, FrancescoD, FrancescoC, Paolone, Ugo, Bruno, Michele e RobertoB, saranno probabilmente sparsi nei vari gruppi frazionati dalla velocità. Ettore starà tirando il gruppo delle seconde linee (quelli che arriveranno dal 28 al 50 posto al traguardo), mentre Giordano pare sia impegnato nella marcatura di un suo diretto concorrente al podio di categoria. Marina si è aggregata ad un gruppetto senza nostri compagni, mentre Silvio, Iller, Vanni, Daniele, Celso, Richi,. Romeo, Lello, Alle sono appena dietro di lei.
La media è elevatissima. A San Polo, finalmente si attacca Borsea. Memore di ciò che è successo lo scorso anno ( crampi alla Stella per seguire chi ne aveva più di me), decido di inserire il limitatore e lasciare la compagnia. RobP, con problemi ad un flessore, resta con me. Saluto Claudio, fermo lungo il percorso ( ma impegnato, successivamente, in attività di reclutamento per la Ciclistica) e PaoloS, anche lui spettatore a Borsea. Supero anche la salita di Grassano e gli strappetti di Canossa, prima di lanciarmi nella discesa di Rossena e Ciano. Vengo superato dalla macchine di fine corsa, ma la cosa non mi preoccupa. In centro a Ciano , c'è un po' di casino, grazie al solito contributo di un efficiente vigile urbano ( "Andè po più pian", pare abbia detto a Marina, bloccata anche lei dall'ingorgo). La terza salita è quella che porta a Trinità. La percorro in compagnia di chi ha il mio passo, permettendomi anche qualche chiacchiera con i dirimpettai. Sul falsopiano, si ha uno sgretolamento. La discesa per Ariolo, l'affronto praticamente da solo, o meglio con davanti due macchine che, ovviamente rallentano la velocità. Ho così la possibilità di vedere fermi, lungo il bordo della strada, RobertoB e FrancescoC assieme alla nostra punta di diamante Omar , purtroppo incappato in una caduta che gli ha provocato lievi problemi fisici, ma grossi problemi al mezzo, tali da farlo ritirare dalla competizione. Dopo la sosta riparto con FrancescoC, che in breve allunga, per affrontare quella che io ho sempre considerato la salita più dura dell'intero percorso, ossia Leguigno. La vista del cartello segnaletico mi lascia stupito. Pendenza media 4,4 %. Col cacchio. Il primo chilometro è al 12%, dopo cento metri di spianata, comincia il secondo chilometro pure al 12%. Effettivamente il terzo è più dolce ed arriva a Leguigno. Non credo, conseguentemente, che la matematica sia il forte di chi ha compilato il cartello. Ho intanto perso di vista RobP, ma imparerò soltanto all'arrivo, che mi ha certamente sorpassato alla velocità del fulmine, senza ovviamente vederlo. Il suo tempo sarà, infatti, inferiore al mio di ben trentanove minuti.
Dopo la discesa veloce di Migliara, sotto Casina, inizia la salita che porta alla famigerata Stella. Al Carrobbio ( il ristoro ufficiale è ancora troppo lontano), mi fermo per il rifornimento di acqua, per alimentarmi tranquillamente e per espletare i bisogni fisiologici. La sosta, fa bene anche al fisico. La seconda parte della salita ( la più dura) la faccio senza fatica(e senza crampi). Sempre quasi in solitaria, supero Barazzone, Cerredolo dei Coppi, Canossa ( ristoro ufficiale) e prima di Grassano svolto per Macigno (ultima difficoltà di giornata). Al culmine un leggero accenno di crampi mi consiglia una lunga bevuta. L'acqua santa (ovviamente con sali, ma niente a che vedere con la poderosa e misteriosa mistura di San Valentino che mi fece bere FrancescoD lo scorso anno) fa sparire ogni traccia di dolore. Dopo la brutta discesa di Bedogno, raggiungo altri due ciclisti, con i quali chiuderò la giornata. A Salvarano urlo ad Eros ( che certamente non sarà in casa), mentre a Montecavolo, ho la tentazione di girare per via Papa Giovanni. Gli ultimi quindici chilometri vengono percorsi dal nostro gruppetto a velocità sostenuta, con cambi regolari, nonostante le nostre condizioni fisiche siano al limite.
Arriveremo insieme sotto lo striscione dopo 100 chilometri percorsi in 3 ore 55 minuti e 20 secondi. (il tempo ufficiale dirà 4.00.51, poi corretto in 3.59.48). Sarò 521 assoluto e 22 /48 di categoria
Per la ciclistica, sono già arrivati RobP (deve aver volato!!!!!!!!!!!!!!), Giuseppe,(grossissima la sua prestazione, in lotta per il miglior piazzamento della Ciclistica fino all'ultimo con AntonioL, anche lui in ottima giornata, rovinata, però da forti crampi proprio in quel di Montecavolo), appunto AntonioL, FrancescoD (con il naso appena operato al setto), Paolone ed Ugo che credo abbiano fatto il giro insieme (Paolone, naturalmente, avrà sprintato bruciando tutto il gruppo presente) e Bruno. Mi soffermo un attimo per esaltare la sua prova. Straordinaria. Il pensionato che ha chiesto libertà al suo solito gruppo, per un impegno domenicale urgente, si è scatenato sia nelle salite che in piano, ottenendo un notevole quinto posto di categoria.
Continuo l'elenco di chi mi ha preceduto con il terzetto RobertoB (che ha però fatto la sosta prolungata per assistere Omar) Michele (che è proceduto con velocità costante) e Salvatore (che ha ben presto abbandonato la A2). Anche il mio fido compagno di categoria Giuli, ha già consegnato il chip al momento del mio arrivo. Ha fatto un buon passo in salita, ha utilizzato le sue qualità in discesa ed ha trovato un buon gruppo in piano. Il tutto ha portato a dieci minuti di distacco.
FrancescoC (anche lui si è fermato per assistere Omar) è l'ultimo a precedermi.
Dopo alcuni minuti arriva Marina, attesa da Giordano, che da tempo aveva risolto il contenzioso con il suo avversari, battendolo in volata.
A proposito di ospiti, Ettore, dopo aver condotto fino a Reggio il famoso gruppo ( dal 28 al 50 posto), da gran signore quale è, ha preferito chiudere quasi in fondo, ottenendo il 46 piazzamento assoluto, ma il secondo di categoria, con un tempo impressionante 2 ore 56 minuti.
Il resto del nostro gruppo arriva suddiviso. Silvio, Lello, Celso, Iller e Romeo, sono i primi a transitare. Vanni, Daniele, Richi ed Alle, arrivano poco dopo.
Con loro abbiamo formato un bel gruppo compatto che si è buttato sui cappelletti alla panna della "Reggiana Gourmet", spazzolando in breve tempo la profonda e colma fondina.
Nel tardo pomeriggio, solo soletto, ho ritirato il premio che la squadra ha guadagnato nella giornata.
Settimo posto di squadra con 2300 punti.
Percorso km 100 tempo 3 ore 55 minuti.
Partecipanti 24+2 ospiti tot 26