Sabato 01.06.2012 Domenica 02.06.12
L'impegno in calendario successivo alla gran fondo è di quelli tosti.
Ci aspettano due belle giornate di percorsi a lungo chilometraggio e con salite interessanti.
Cominciamo da sabato 2 giugno, festa della Repubblica.
Pochissima roba in piazzetta. I soliti noti Silvio, Iller, PaoloneAntonioLr, FrancescoD e Bruno. Arrivano successivamente Enrico, Michele, Claudio, Giuseppe e LucianoCav . Chiude il numero Giuli ed al suo arrivo si parte per quel di Parma. Pare che Celso sia arrivato in ritardo ed abbia fatto un Lesignano Bagni in assolo, seguito a breve distanza da RobertoP, incrociato nello stesso borgo, successivamente da un AntonioLr che aveva abbandonato il nostro gruppo.
Inizialmente sono Silvio ed Iller a condurre. A San Polo incontriamo Marina ed Antonio che, pare, abbiano destinazione mare. Io sono stanco (non sono abituato a girare il sabato, giorno di solito dedicato alla famiglia), soprattutto, perché il venerdì sera è la mia serata libera ed il rientro avviene sempre molto dopo la mezzanotte. E' per questo motivo che sto sempre in coda senza partecipare elle danze, che vengono, tra Mamiano e Pastorello e nella vallata del Parma verso l'attacco di Signatico, condotte da uno scatenato Giuli. "Sal magnè stamateina Giòli" , si chiederà più volte Silvio.
Al bivio per l'inizio salita, arriviamo, in ogni caso, in gruppo, fatta eccezione per Bruno, rientrato dalla val Toccana. La strada è in continua, costante ascesa. Per cinque chilometri si deve spingere continuamente. Si formano dei gruppetti allungati. AntonioLr, Paolone, Enrico Giuseppe e Michele sono avanti qualche tornante rispetto a Claudio, Giuli e Francesco, mentre io sono alle loro spalle. Dietro Silvio, Iller e LucianoCav.
Arrivati a Signatico, si trova un bel falsopiano panoramico che porta al passo. La strada è bruttissima. Me lo aveva già preannunciato Eros, che , pare, percorra i nostri giri la settimana prima.
A Canesano, un borgo isolato lungo la discesa che porta a Calestano ci fermiamo alla fontana. Tutti tranne Antonio che non vedremo più se non a Montecavolo, imparando che sarà l'unico a fare il giro lungo, ossia anche la salita di Rivalta.
Ci perdiamo in foto e battute e ripartiamo, proprio mentre Silvi, Iller e Luciano arrivano.
Dopo Calestano e dopo aver salutato una delle tante belle cicliste parmensi che affollano questa località, giriamo per Fragno. Sei chilometri di salita inizialmente soleggiata e, successivamente in mezzo al bosco. I primi due chilometri sono al 10 ed al sole ed il caldo comincia a sentirsi. Le posizioni sono le stesse della salita precedente (ovviamente tolto Antonio, già più avanti). Dopo il passo attraversiamo Cozzano e percorriamo la lunga discesa (solito terreno amato da Giuli, che si avvantaggia immediatamente) che porterà a Langhirano. Solo sul lungo Parma raggiungeremo il fuggitivo. Ovviamente nessuno pensa di voltare per Lesignano per affrontare Rivalta e di buona lena con Michele, Giuli e Giuseppe, velocemente attraversiamo Traversetolo, San Polo e Quattro Castella per rientrare in piazzetta, dove un Antonio stremato ci sta aspettando.
Dopo due chiacchiere sono tutti pronti per andare alle loro case, cosa che farò anche io, non prima, di aver telefonato a Silvio per conoscerne la posizione e la situazione.
Giornata soleggiata partecipanti 12 + 2 corti e diversi 14 totale km 110 tempo 4 ore 29 minuti(il mio)
Domenica 3 giugno.
Sono molto indeciso se partecipare o meno all'evento. Il sabato è stato intensissimo. Signatico e Fragno, due ore di decespugliatore ed una abbondante cena pizzata a casa di Giuli, hanno lasciato il segno. In ogni caso sono alle liste, anzi arrivo in netto anticipo. In piazzetta sono presenti solo Silvio e Bruno, in gara di barzellette con Gigi della Marisa. Ben presto, però, arrivano altri. Richi, Paolone, Claudio, Lello, Michele, Salvatore, Omar, Antonio, FrancescoD, Iller, un nuovo ospite, che più tardi impareremo a conoscere per Aldo (buon passo), Celso e, stranamente, Eros con il fido Umberto.
Pare che ci sia un impedimento sulla statale prima di Casina(strada chiusa), ma il tracciatore ci tranquillizza comunicandoci che si può superare l'ostacolo scendendo dalla bici, per cui, molto lentamente ci avviamo. Giuli ci viene incontro prima di Puianello, mentre Richi, sollecitato, anzi direi preso per i fondelli da Eros, guida il gruppo lungo il dritto della Vecchia ed i tornanti del Bocco, paese del taglio di Eros. E' già la seconda volta che ci abbandona in questo posto per affrontare Cà Mazzoni. E' una salita che adora.
L'ostacolo citato viene superato facilmente. A Casina arriviamo sparsi, ma dopo si formeranno due tronconi e qualche taglio. Il primo è formato da Omar, Michele, Salvatore, Antonio, Francesco, Aldo, Giuliano, Richi e dal sottoscritto. Il secondo da Silvio, Iller, Lello, Bruno e Celso. Quelli che taglieranno, saranno Claudio e Paolone. La discesa tra Cà del Merlo e Felina e quella che porta alla Gatta è spettacolare e veloce. Il falsopiano che porta alle fonti di Poiano è ravvivato dalla presenza di belle ragazze. Una in particolare ci colpisce, perché, sentendoci arrivare, si è preparata il sorriso per il nostro certo saluto. Dopo il ponte che porta ai gessi triassici, comincia la lunga salita che raggiungerà Carniola e Castelnuovo Monti. Questa volta sono Omar, Antonio, Salvatore, Michele ad allungare, mentre io, Aldo, Francesco e Giuli procediamo normalmente e Richi rallenta un po' il passo. A Castelnuovo ci ricompattiamo, pronti per affrontare gli strappi di Rosano e Cola e la lunga discesa di Vetto (incrocio con Vanni in inverso). E' ancora Giuli a guidarci sul suo terreno, sostituito da Michele appena la strada spiana. La velocità è sostenuta ed a turni, dopo qualche difficoltà iniziale per rientrare, ci si alterna a tirare. A Montecavolo arriviamo dopo 3 ore e trentanove minuti e 94 chilometri percorsi.
Solite chiacchiere in attesa degli altri che arrivano ben presto, quindi tutti a casa.
Giornata soleggiata partecipanti 16 + 1 inv +2 ospiti 19 totale km 94 tempo 3 ore 39 minuti