Domenica 02.10.11

La prima domenica di ottobre te la aspetti autunnale, con nebbia e foglie cadenti. Niente di ciò; solo un fresco mattutino che mi consiglia pinocchietti, manicotti e smanicato, che però ben presto vengono abbandonati, fatta ovvia eccezione per i pantaloni. Sarà sole per tutta la giornata, anche se le nubi scure sorgeranno per altri motivi.

Solita piazzetta folta. Daniele, Iller, Bruno, Salvatore, Lello, Enrico, RobertoB, Michele, Giuseppe, Paolone, Ugo, FrancescoD, Silvio, Giuli, Omar, Ant.nioLr, Celso, Wainer, Claudio, Maxb, LucianoCav, sono presenti alla partenza.

Questa volta sono io il trainer e lo faccio per lungo tempo, almeno fino a Ciano. Nel centro del paese, scattano violentemente Ugo, Paolone, Antonio, Luciano Cav e forse FrancescoD. Li lascio al loro destino. Giuli dopo Ciano, fa una breve comparsa in testa, spostandosi prima del Pagoda, lasciandomi di nuovo all'aria. Sullo strappo successivo, vengo sorpassato da buona parte del gruppo, Silvio in primis, scatenato. La piccola discesa che segue è fatta, come al solito, a tutta. Purtroppo, però, proprio sul ponticello di Currada ci dobbiamo fermare, perché è successo un patatrac. Non so come, ma Ugo e Francesco sono per le terre, con Ugo non proprio in forma smagliante (si tiene la spalla dolorante), mentre Francesco ha le incisioni della corona sulle gambe. La bici di Ugo è out, ma anche il suo dolore convince Omar a telefonare alla CRI di Ciano per il trasporto al pronto soccorso per accertamenti. Dopo una sosta discreta, con tutti intorno al ferito, fatta eccezione per Paolone, LucianoCav e Bruno, forse già avanti al momento dell'incidente, il trasporto viene finalmente effettuato. Impareremo nel pomeriggio che nella spalla è stata riscontrata una rottura , con conseguente immobilizzo con tutore della parte interessata.

Un po' sconcertati, Lorenzo in modo particolare, riprendiamo il percorso, decidendo per il corto (FrancescoD è con noi, incurante delle incisioni nella gamba; a molti è venuto il sospetto che nella caduta, chi abbia sofferto sia stato l'asfalto).

La prima grossa difficoltà che si presenta è quasi una news. Borzano di Vetto è un paese sulla costa che si raggiunge con una salita a scaloni. In centro al paese c'è il solito strappo, che porta fino al cimitero, dove chi è arrivato in anticipo, sta facendo le foto a chi arriva dopo. La strada che porta a Roncaglio è bruttina ed in leggera discesa, discesa che si allunga fin sotto Albareto. La ripetuta (lo strappo di Albareto è stato fatto domenica scorsa), viene fatta con sferragliamenti nei cambi. A Trinità svoltiamo per Barazzone e, dopo il solito chilometro al 10% che dalla fontana porta al bivio giriamo per la Stella (non tutti Claudio, MaxB, e non so chi altro, passeranno da Canossa). Prima di arrivare al culmine, recuperiamo Vanni e Alle e scendiamo a Casina. Sosta alla fontana (prolungata per Giuli, in colloquio con una gentil signora), quindi discesa per LaVecchia, Vezzano e Puianello (Giuli ,in assolo, purtroppo forerà senza assistenza). Io sto perennemente dietro a Roberto Chuba, ma tutti gli altri, sono dietro in fila indiana. A Vezzano, addirittura Vanni è pronto per fare un allungo. Soltanto la paura di prendere una multa per eccesso di velocità lo trattiene.

L'arrivo in piazzetta delle rose è però scaglionato, perché le rotatorie, il traffico e l'alta velocità imposta da Omar e altri negli ultimi chilometri, spezzettano il folto gruppo.

Ovviamente i commenti di giornata hanno come denominatore comune l'incidente. Ci si prepone di mantenersi in contatto(cosa che naturalmente avverrà) per rimanere informati sulla condizioni di Ugo e ci si saluta con l'intento di vedersi la domenica successiva.

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Partecipanti: 24 ciclistica (2 inverso) + 2 ospiti Totale 26. Km 64 tempo 2.29

Giornata fresca al mattino e soleggiata successivamente.