Domenica 15.04.2012

                           

Il fine settimana è tipico del mese di aprile, ossia "Ogni giorno un barile". Anche per la mattinata di domenica sono previste nubi gocciolanti.

Alle sette, ora canonica di sveglia, il cortile è bagnato, e qualche goccia cade. Probabilmente non si esce, penso. Mi metto davanti al computer per leggere le notizie sulla prematura morte di Morosini ed il tempo passa velocemente. Il definitivo controllo delle otto e quindici, mi spinge a vestirmi. Non ho Luisa a casa, per cui posso rischiare di uscire senza prendere del coglione.

Le strade sono discretamente bagnate. In piazzetta, ovviamente, nessuno. Mi avvio poco convinto, certo che prima o poi invertirò il percorso. Il cielo è nuvoloso, ma le gocce sono rare, pur essendo presenti. Decido di seguire il tracciato indicato, anche se, spostandomi verso la montagna, sarà grosso il rischio di incontrare un peggioramento. Supero Puianello ed a Vezzano ricevo un messaggio di Silvio, che chiede lumi. Gli do la mia posizione e continuo. Al Bocco, si intravvede un raggio di sole tra le nubi in movimento. Il micro sgocciolamento continua. A Casina (fontana deserta) la situazione è stabile, per cui decido di continuare. A Cà del Merlo incrocio un altro pazzo, che ovviamente saluto. Nella vallata di Felina, improvvisamente, le nubi si aprono e compare un bel sole, che però incupisce le nubi in lontananza, facendomi preoccupare. La Felinese e la salita di Berzana, le affronto sempre guardando in alto ( il collo alla fine della giornata, sarà incavolato). Dopo la Croce , affronto lo strappo sotto Castelnuovo ed arrivo al bivio per il giro della Pietra. Durante la salita, una nube a cappello sulla Pietra, mi ha reso indeciso se fare la circumnavigazione o meno. Come sarà dietro? Un po' come l'altra faccia della luna. Non si vede niente. Poi, la decisione. La faccio. Questa volta la scelta, al contrario del giorno di Pasqua è stata felice. Un paradiso. Sole deciso e panorama spettacolare. Campolungo, Casale, Maro, Vologno, li attraverso contento. Sullo strappo della chiesa ed a Carnola, vado più piano. Prima di arrivare al bivio della Pietra, intravvedo, in senso contrario, una sagoma familiare. E' Silvio che mi viene incontro. Grande Silvio, finalmente un po' di compagnia. Insieme rientriamo da Castelnuovo, tenendo sempre controllato il cielo, che però non è più preoccupante come al mattino. Il ritorno, prevede come unico ostacolo, una volta fatto lo strappo dell'ospedale, la mitica Felinese. Non ci sono pezzi da novanta, per cui l'andatura è la nostra e, pur con fatica, viene superata, come pure superiamo il falsopiano che porta a Cà del Merlo. Dopo è tutta una altra storia. Non ci fermiamo in mezzo a Casina, anche perché, qualche nube scura ci mette premura. La discesa verso valle l'affrontiamo con un po' (ma solo un po') di cautela. La strada, che su a Castelnuovo si era quasi completamente asciugata, in mezzo al boschetto, è ancora umida. In ogni caso, la Canala, il Bocco, Rio Torbido, La Bettola e la Vecchia, vengono superati tranquillamente, così come la Pinetina e Vezzano. A Puianello, finalmente ci tranquillizziamo e, con il sorriso sulla bocca, arriviamo nella piazzetta delle rose, quasi increduli di essere usciti indenni da una domenica ad alto rischio.

Giornata nuvolosa . Km 85 3 ore 35 minuti

partecipanti 1+ 1 inverso (2 in totale)