Domenica 11.09.11

La piazza della piadina è il nostro punto di ritrovo mattutino. Vi si arriva alla spicciolata, chi ancora addormentato, come il sottoscritto, chi, invece, già caldo come Silvio (come minimo quindici chilometri prima di partire se li cucca). I gruppetti sono separati, Claudio, Robertp P, Omar e RobertoB, stanno chiacchierando con quelli del mountain bike, che dividono con noi la piazza in partenza. Richi, Wainer, Celso, Daniele, Ugo, LucianoCav, l'ospite Lorenzo e Paolone sono intorno a Silvio. Vanni, Iller e FrancescoD stanno arrivando in bici. Giuseppe è intento a confabulare misteriosamente con il coofondatore dell'Advanced Group ed ospite Jarno. La new entry della giornata, ossia il mio amico, nonché a volte compagno delle mie uscite meridiane, Andrea O, mi aspetta pronto per unirsi al gruppo. L'arrivo dei coviolesi Robp, Enrico e degli scugnizzi Lello, Michele e Salvatore, ancora eccitati per il brillante successo della loro squadra la sera precedente e l'orario di partenza raggiunto, fa muovere il gruppo verso la solita rotatoria sulla tangenziale di Montecavolo, dove, buon ultimo, sta arrivando anche Giuliano.

Manca Antonio Lr, purtroppo impegnato in cerimonie commemorative familiari.

Gli ormai irriducibili conduttori Iller e Silvio, ci guidano fino a S. Polo, sostituiti a volte da Wainer.

Dopo Ciano, per il traffico sostenuto e probabilmente perché non siamo proprio allineati, diventa ripetitivo il clacson delle macchine dietro di noi, per cui decido di allungare per mettere in fila il gruppo. L'operazione riesce parzialmente. Inizialmente solo Jarno, Ugo e Richi mi seguono, poi, prima e dopo il Pagoda, si accodano Giuseppe, Paolone, Francescod, Robp, Omar, RobertoB, Michele, Salvatore, Claudio, Lucianocav, Enrico ed AndreaO. Sulle salite che portano a Vetto, come al solito, rallento, ma non rimango solo, perché qualcuno preferisce il mio cardio e resta con me. Il tempo impiegato ad Montecavolo alla fontana, è però interessante. La sosta è d'obbligo, anche se per me breve (gli altri hanno sempre qualche minuto in più per riposarsi). La ricerca della strada per Piagnolo è laboriosa fin dal centro di Vetto. Dopo aver imboccato la via giusta e superato il chilometro al dieci che ci separa da un bivio nascosto da una curva, accade il patatrac. Jarno, Omar, Roberto, Salvatore AndreaO e forse qualche altro, non sentono le mie segnalazioni da dietro e continuano per la loro strada (affronteranno tre chilometri di inutile salita prima di accorgersi che il gruppo li ha abbandonati). Io, Ugo, Richi, Giuseppe, Paolone, Francescod, Robp, Michele, Claudio, Lucianocav, ed Enrico, invece, dopo una altra salitella, ci inoltreremo in un percorso verde e lussureggiante tra boschi e prati stranamente rigogliosi. Purtroppo, però, durante la discesa per Buvolo, a gomma anteriore di Paolone lo frega. Foratura a pochi metri dalla statale. Io, Francesco e Michele ci fermiamo per aiutarlo, mentre gli altri imperterriti continuano, così pure faranno Silvio, Giuli e Lello, assieme a due mantovani reclutati lungo il percorso. Paolone già incavolato per l'inconveniente, diventa nero, quando, una volta ripartiti, dopo mezzo chilometro, rifora un'altra volta. Ovvia la conclusione: c'è qualche cosa che non va nella ruota. Colpevole è la banda copri raggi, che con il calore del cerchio in frenatura, si dilata comprimendo, nella zona dei nipples, la camera d'aria fino a provocarne la foratura. Decidiamo di gonfiare poco la ruota e di spedire direttamente Paolone a Montecavolo, pregandolo di andare piano e non farsi coinvolgere in tiratone eccessive da chi certamente lo sorpasserà. Intanto passano Daniele, Vanni ed Iller e arrivano anche Jarno, Omar, Roberto,ed Andrea, reduci dall'extra ,mentre Salvatore era già rientrato in precedenza.

Insieme ci si butta verso Cerezzola per affrontare Trinità. Anche in questo caso procedo del mio passo, assieme a Michele e Salvatore. Alla fontana del campo di Trinità ci si raggruppa per poi procedere per Barazzone e superare l'ultimo strappo duro di giornata. Tutti gli altri saranno saliscendi che si alternano a discese. Canossa, Grassano, Bergonzano, Salvarano (ennesima sosta nell'unica fontana del circondario) vengono passati velocemente, per poi arrivare in piazzetta dove apprenderemo che davanti hanno tirato come dei dannati per non farsi raggiungere ed apprenderemo anche che il buon Eros, assieme al fido Umberto, ha fatto un po' di inverso. Non ho più avuto notizie di Wainer e Celso, mentre Lorenzo che è sempre stato con Silvio e Giuli, l'ho visto stranamente arrivare dalla parte opposta.

Partecipanti: 24 ciclistica + 1 Advanced + 3 ospiti Totale 28. Km 80 tempo 3.06

Giornata perfetta, anche se un po' calda.