Domenica 11.03.2012

Arrivo nella piazzetta, quasi all'ora di partenza e vedo solo Silvio e Daniele. Strano, di solito è piena. In un baleno, però, si infoltisce. Arrivano i coviolesi Robertob, Enrico, Michele, Salvatore, Lello e Paolob, Omar, i cadelboschesi Antonio, FrancescoD e FrancescoC, i reggiani Lorenzo, Luciano, Giuli e Robertop, l'albinetano Celso, gli ospiti Fabio e Stefano e gli indigeni Vanni, Bruno, Iller, Claudio,Giuseppe, Paolone e Massimo.

Dopo un chiarimento sul percorso da fare per arrivare alla val Toccana, si parte in direzione Traversetolo, con Iller che imposta subito un ritmo discreto. Alle ceramiche Leoni, lo sostituisco in cabina di regia, mantenendo lo stesso passo fino all'inizio del falsopiano di Santa Maria. Quando a condurre si porta Omar, ho un sussulto. In realtà si comporterà benissimo, alzando un pò il ritmo, ma non in maniera vorticosa. In testa al gruppo giunge la notizia di una foratura (Claudio), con sosta in aiuto di Daniele e Vanni. Silvio ritiene che i personaggi coinvolti siano esperti, per cui da l'autorizzazione a continuare. Imparerò solo in fine giornata che l'operazione non è stata così indolore, nel senso che la sosta è stata prolungata, tanto da far cambiare percorso agli interessati.

Quando si fa la val Toccana, di solito si attraversa il Parma, il centro di Langhirano, si fa il lungo falsopiano che porta a Pastorello e la si attacca da Capoponte. Questa volta il tracciatore si è divertito, facendoci restare sulla sponda opposta del fiume. Il problema è che ci siamo trovati davanti a tre scollinamenti malefici, con l'ulteriore difficoltà della ricerca di strade giuste. Alcuni (non io) per ben due volte hanno dovuto fare della salita in più. In ogni caso davanti Omar, Antonio, Roberto, Paolone, Massimo, Francescod, Francescoc, Giuseppe, Robertob, Robertop, Enrico, Michele, Salvatore, Fabio e Giuli, formano un bel gruppetto. Io li seguo a vista, gli altri, pian piano, si allontanano. Dopo Maestà imbocchiamo una straducola con direzione Capoponte. Attraverseremo boschi e prati ed arriveremo (non tutti insieme, Salvatore dovrà fermarsi e con lui Michele e Fabio, in attesa dell'ammiraglia guidata da Iller, per un intervento meccanico sulla sella), dopo gli scollinamenti citati, ai primi tornanti della val Toccana.

Una tirata di Paolone, spezza l'unità del gruppo ed io rimango attardato, ma continuo la pedalabile salita del mio passo. Davanti ho Giuli, gli altri ben presto li perdo di vista. Alla fontana di Cà Bonaparte, c'è un folto ritrovo. Gruppi sparsi, pare quasi si siano dati appuntamento. Della partita, proveniente da non so dove, è anche Eros, con il fido Umberto. Minima sosta, quindi ci si butta nella discesa per il fondovalle del sella. Eros, la davanti, guida il gruppo, costituto da Robertop, Robertob, Omar, Massimo, Paolone, Enrico, Francescod, Francescoc, Giuseppe, Antonio, Giuli, Umberto, il sottoscritto e da altri che si accodano ad ogni sorpasso, a velocità elevata. So che pagherò questi sforzi, ma riesco a stare con loro fino a Traversetolo ed anche dopo su per Vignale. A San Polo, in sei (Antonio, Francescoc, Omar, Giuli, Francescod ed io), giriamo per Borsea, mentre gli altri continuano per il corto. Non comincia neanche la salita che le gambe mi presentano il conto. Crampi subito. Il primo istinto è di girare la bici e rientrare dalla dolce. FrancescoD ed Omar si propongono di farmi da accompagnatori e, nonostante io li preghi di continuare del loro passo, mi aspettano. Non solo. Francesco mi torna a passare la mitica pozione druidica di San Valentino degli anni scorsi e l'effetto è immediato. Crampi sconfitti. Omar, intanto si surriscalda alla mia bassa velocità, per cui si allontana. Francesco, invece, pur con il rischio di cadere (problema ingegneristico aeronautico di stallo), mi affianca. Fortunatamente. A metà della salita ho bisogno di un rabbocco di pozione, che mi viene subito elargito. Riesco, senza altre sofferenze eccessive, a scollinare Bergonzano. Soltanto a Salvarano si ripresentano i problemi. Eros, intanto arrivato a casa, si mette di traverso nella strada per affibbiarci una delle sue battute. La ripartenza è da panico, come pure l'arrivo in piazzetta con lo sgancio dai pedali. Ad ogni movimento un bel blocco di dolore nelle cosce, con stretching necessario per farlo passare.

Un saluto a chi ci ha atteso, quindi a casa per reintegrare le energie spese.

Giornata soleggiata, ma fresca in mattinata. Km 84 3,23 (il mio)

partecipanti 25+ 4 ospiti (29 in totale)

 

 

11 marzo '12
Arrivo in piazzetta cn Max, Perego, Paolone, (condotti da Eros cn 1 bel passo regolare a cui nn puoi dire di no), senza passare da Borsea. x la tua precisa cronaca, Km percorsi 80,5.
alla prox
ciao Enrico