Domenica 01.11.11
E così settimana dopo settimana, siamo all'ultima del calendario. Sono previsti ottanta bei chilometri in piano. La meteorologia ci è favorevole; una piccola velatura di nubi, ma niente nebbia.
Foltissima la piazza. RobertoP, Paolone, Silvio, Enrico, Daniele, FrancescoD, AntonioLr, Michele, Salvatore, RobertoB, Omar, Lello, Wainer, Celso, Vanni, Richi, Bruno, Giuseppe, LucianoCav, Claudio per la Ciclistica, Jarno, Claudia, Carmine, Ivan, Luca, Raffo, Mazzoni per l'Advanced, mentre il solito Lorenzo ed altri due sconosciuti completano il gruppone. A Rivalta si aggregherà Giuli, che riuscirà anche a fare la fuga per visita parenti, nel passaggio davanti alla casa dei genitori.
Siamo in trentadue, un bel serpentone che si snoda lungo le strade che portano a Fogliano, Bosco, Sabbione, Marmirolo e Masone. L'andatura la faccio io, in quanto unico conoscitore del percorso nelle zone interessate. Vengono effettuate anche leggere variazioni di percorso, per evitare strettoie ed altro.
L'attraversamento della via Emilia è indolore. Il superamento di due cavalcavia, le uniche difficoltà altimetriche della prima parte del percorso, genera qualche fibrillazione nel gruppo. Richi, quando vede lo strappo parte in automatico. A Prato ci inoltriamo in zone incontaminate dalle macchine. Solo canali, con aironi che si innalzano in volo al nostro passaggio, e prati o colture autunnali. Prima di Osteriola, l'Advanced al completo passa a condurre fino a Campogalliano. Non so per quale motivo venga fatto un giro in un quartiere abitativo, ma capisco che chi è al comando si sta perdendo, per cui con un gruppetto limitato decido di ritornare sui nostri passi e percorrere lo stradone di Rubiera, in ogni caso raggiunto anche da tutti gli altri.
Prima del grosso borgo sulla via Emilia, gli Advanced si lanciano. Noi decidiamo di lasciarli andare, incaricando soltanto il nostro miglior rappresentante Bruno (Omar e RobertoB sono influenzati) a stare con loro. Il nostro nonno (a proposito di nonni, ieri si è aggiunto anche Paolone alla categoria; complimenti a lui e auguri alla sua nipotina) starà con gli scatenati per buona parte del ritorno. Per quanto ci riguarda, procediamo in gruppi scaglionati. Nel primo, dopo una mia iniziale sgroppata, FrancescoD passa a condurre e con la scusa di tagliarmi l'aria, ci guida ai trentotto sullo stradone che da Rubiera porta a Veggia. Con noi, Giuseppe, Antonio, Giuli (anche loro faranno presenza in testa), Enrico, Luciano, Lorenzo, Michele, Salvatore, Paolone, Omar, RobertoB, Richi, Claudio, RobertoP (per un po') e, con grande sorpresa, Celso.
Due semafori a Casalgrande abbassano la media (sarà solo dei trentadue , alla fine del giro....). Credo, però, che la variazione più grossa avvenga nei sali scendi della pedemontana. In ogni caso, anche se un po' sgretolati e con qualche defezione per vicinanza alle proprie magioni o per foratura ( RobertoB, assistito, fortunatamente, da Paolone), arriviamo in piazzetta delle rose dopo ottanta chilometri e due ore e trenta minuti. Arriva anche Serguei, che considereremo come artefice del percorso inverso, anche se ciò in realtà non è avvenuto.
Partecipanti: 23 ciclistica (1 inv) + 10 ospiti Totale 33. Km 80 tempo 2,30
giornata inizialmente velata, successivamente soleggiata.