Domenica 06.06.2010
Mamma mia quanta gente. Claudia e Carmine (che mostrano, giustamente orgogliosi, l'ennesimo trofeo guadagnato da Claudia, piazzandosi al secondo posto di categoria nella mitica Marcialonga Dolomitica), Isabella (sono sempre apprezzate la sue rare apparizioni), Marina in compagnia di Angelo (così continuerò a chiamarlo fino a quando non imparerò il vero nome), Daniele, Vanni, Iller, Berrj, Ettore (sempre pimpante), Claudio (che non avrebbe dovuto essere presente, secondo le sue confidenze della serata precedente), Silvio, MaxB, Ugo, Luciano Cav, Celso, Paolone, Omar, RobertoB, AntonioLR e FrancesoD.
La partenza è tranquilla e durate il viaggio, recuperiamo per strada, Enrico, Daniele Fer, Antonio, Romeo e Giuli. Solo la Minghetta provoca la prima selezione. Personalmente sono con la solita compagnia della A2, allargata a Isabella. All'attacco della salita di Monte Lusino, preferisco rallentare risparmiandomi per gli impegni successivi. Davanti, invece, sono insensibili a queste preoccupazioni e scollinano velocemente a Baiso, attendendomi, però, alla fontana.
Purtroppo oggi è giorno di Fiera ed il centro è bloccato. Questo significa discesa prima e lungo strappo al 15/16 per cento dopo, non previsto dalle mie gambe.
Lungo monte Faraone e San Vitale, si scindono di nuovo i gruppi. La discesa veloce per Santa Cristina e Colombaia non agevola i ricongiungimento. Da segnalare l'ennesima foratura di FrancescoD, questa volta in discesa con tutti i rischi del caso. Dopo la sosta tecnica per gli aiuti, sorpassati da tutti, riprendiamo per affrontare la direttissima di Cavola, otto chilometri di salita durissima che porta fino a Toano, passando da Cavola. Anche in questo caso esistono testimoni reticenti per quanto concerne lo scollinamento, ma alla fontana delle api sono tutti fermi in attesa del nostro arrivo.
I fuori categoria Ettore, Carmine, Claudia, Daniele Fer, Antonio ed un altro gamba sottile trovato per strada, decidono di indurire il rientro cercando alternative. Noi umani rimasti (Io, Claudio, Giuli, Omar, Ugo, MaxB, Enrico, Paolone, FrancescoD ed AntonioLR), preferiamo il rientro prestabilito, percorrendo la bellissima discesa panoramica che porta a Cerredolo, la vecchia strada che porta a Lugo ed il fondovalle di Roteglia e Castellarano, con locomotiva Omar che traina il gruppo.
A Castellarano deviamo per San Valentino, ultima asperità di giornata, con un piccolo personale inconveniente (soliti crampi), subito risolto da una misteriosa pozione di FrancescoD.
I saliscendi della pedemontana vengono affrontati con giudizi. Ogni tanto un saluto per chi sceglie la strada più corta per arrivare al desco familiare, mentre per i superstiti la sorpresa all'arrivo, in piazzetta di trovare il fotografo Daniele( ancora una volta, lui, Vanni, Romeo e Celso hanno inventato un corto personale) che ci immortala immediatamente.
Dopo poco arrivano i professionisti, che hanno optato per Villa, Gatta e Casina. Ci si perde in chiacchiere, fino a quando una telefonata mi ricorda che ho ospiti a pranzo, per cui debbo rientrare senza aspettare il resto della truppa.
Giornata calda e soleggiata. Partecipanti 27
km 116 ore 4 e 42 minuti