Domenica 03.10.2010
E' già giovedì e non ho ancora fatto la relazione domenicale. Il lavoro mi assilla. Come dice il nostro segretario Daniele, sono uno dei tre o quattro che attualmente lavora in Italia.
Vediamo di provvedere.
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Domenica insolita. Questa volta Claudia è già vincente, ossia si presenta al raduno con le foto della premiazione ottenuta per il terzo posto conquistato il sabato nella medio fondo di Finale Emilia, valida per il trofeo Ghirlandina. Una lunga cavalcata di 136 km alla notevole media di 42,5 km/ora in un terreno per lei inusuale: la pianura.
I complimenti, questa volta, glieli faccio direttamente e non attraverso le onde telefoniche, complimenti estesi al solito fido gregario, nonché marito, Carmine.
Attorno a lei, oltre a Carmine, vi sono Daniele, Silvio, Bruno, Omar, AntonioLr, FrancescoD, MaxB, Claudio, Richi,Vanni, Bruno, Ettore, Jarno, Chuba, Paolone, FrancescoCz, Luca, IvanB, Iller ed Antonio.
Per ultimi arrivano Enrico insieme a Michele e Francesc3.
Il giro è particolarmente duro, i tracciatori hanno sparso salite e muri da tutte le parti. Sarà contenta Claudia. Per strada recuperiamo Ugo e Luciano cav. Il saliscendi di Borzano, genera già uno scossone, la salita della Minghetta, provvede al resto. A Viano i professionisti sono tutti davanti a me, ma il mercato li frega ed improvvisamente mi ritrovo solo ad affrontare il muro del municipio. Dopo la svolta a sinistra il muro diventa salita, perché continua a pendenze brusche per un altro chilometro. Vengo risorpassato quasi da tutti (solo qualche incidente meccanico ritarda questa azione). La cosa non mi preoccupa. Mi spaventa, però, la vista del Castello e della chiesa di Querciola, che si presenta molto in alto rispetto alla mia posizione. E' il punto più duro della giornata. Un tratto di 500 metri al 22% non è uno scherzo. Quando arrivo sul falsopiano (Carmine mi sta aspettando per le foto di rito), tiro un sospiro di sollievo.
Con Francesco Cz, Francesco D, Luciano Cav continuiamo a salire per Regnano, la fontana di San Pietro e San Ggiovanni. Dopo la piccola discesa, bivio a sinistra per Giandeto, superando, anche con Enrico ed Antonio il muro che porta al paese. Passato il centro, la strada ricomincia a salire, prima dolcemente poi drasticamente sul muro che porta al bivio per la Quercia (Enrico, Antonio e Lucio, girano, prima del muro, per Casina, come probabilmente hanno fatto tutti quelli della formula1 -Claudia, Ettore, Claudio, Luca, IvanVB, Maxb AntonioLr ed Omar-;solo questo può essere il motivo di un percorso più lungo di 3 km del nostro, corrispondente al reale). La statale ci porta fino a Cà del Merlo, ossia al bivio per Marola., salita non troppo lunga ed accettabile rispetto alle altre.
Il ritorno a Casina, è veloce ( FrancescoCz ci abbandona). Restiamo io, FrancescoD e Carmine ad affrontare la Stella. I ragazzi mi fanno compagnia con chiacchiere ed argomenti interessanti.
Passato Cerredolo dei Coppi, si arriva al belvedere più interessante della provincia. L'ho già ripetuto spesso in queste relazioni, tuttavia, ogni volta che ho la vista delle colline, del castello di Rossena e della piana sottostante, ci ricasco nel sottolinearlo. Dopo la vista, discesa e saliscendi per Canossa, quindi tiratona di Carmine fino al bivio per Macigno, con piccola sosta per foto con i ciuci di Grassano. Lo strappo di Macigno, chiude la giornata delle mille salite. Carmine mi parlerà di un dislivello di 1300 mt.
In piazza della piadina ci aspettano ancora Claudio, Claudia, Ettore , AntonioLr, Iller e Vanni, per i saluti prima di rientrare a casa.
Giornata splendida
Km 79 tempo 3.24 partecipanti 28 "